Allevamento

Quando l'idea si trasforma in ideale.

I suini: Cinte Senesi e Rustici Sambucani.

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I bovini: Chianina, Piemontese, Limousine.

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Il pollame: polli del Valdarno, Robusta Lionata e Maculata,
Livornese, Emellinata di Rovigo e Pepoi.

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Tutte diverse, ma con un’idea forte che le lega: tornare a un allevamento che garantisca una crescita lenta e naturale e il benessere dell’animale. Un esempio? Quando arrivano a 60/90 giorni, i suini nati in azienda vengono lasciati liberi all’interno dell’oasi WWF di Dynamo Camp e si muovono a caccia di ghiande, castagne, bacche e tartufi.
Un metodo più che biologico che ha permesso ai Savigni di salvaguardare l’esistenza di razze rare e autoctone a rischio di estinzione. Il risultato? Il Consorzio degli allevatori locali di Cinta Senese – di cui fa parte anche la famiglia Savigni – ha richiesto e ottenuto la certificazione DOP. DOP per i prodotti, DOP per l’animale. La scelta è tornare a una dimensione più rustica, fuori dalle costrizioni degli allevamenti intensivi, rispettando l’animale e i suoi tempi.

L'idea è buona. L'ideale è forte!

Nel rosa
c'è il verde.

L’Appennino tosco emiliano, tanto per cominciare.
Boschi e prati, foglie ed erba.
L’ambiente è fondamentale e quello in cui si muovono i Savigni è di quelli veri, con le stagioni che si fanno sentire, con l’acqua buona di Porretta e quella limpida del lago di Suviana, con tempi dilatati e un verde che nel corso dei mesi cambia, brilla, si affievolisce, fino a tornare splendido quando è il suo momento. Quello dei Savigni è un ciclo di produzione chiuso che si svolge il più possibile all’aperto, perché l’animale che pascola allo stato brado è più sano e le sue carni sono migliori, senza dubbio. Una scelta logica e biologica, che non permette eccezioni se non qualche integrazioni con mangimi selezionati nei mesi invernali. Gli animali vogliono aria, boschi e campi.
Quelli di Savigni hanno addirittura un’oasi WWF in cui pascolare. È anche per questo che lo loro bontà è tutta naturale.

Il verde è forte!

Produzione

Raccontarlo a parole
non è semplice.
Ci sarebbe tanto da dire, ma la cosa migliore è assaggiare.

La cosa migliore è provare una bontà dei Savigni, quella che preferite e magari conoscete o una che non avete mai assaggiato. E allora forse le parole non serviranno, perché le cose buone sono buone anche da sole e non c’è bisogno di raccontarvi della tradizione, della passione, della sapienza e dell’esperienza di chi ha fatto tanta strada. O forse invece avete voglia di ascoltare questa storia e di sapere di questa strada, che va da qui a qui e ancora oltre.

Il sapore è forte!

  • Il valore dell'impegno.

    Per allevare suini e bovini, come per lavorare la carne e i salumi, la passione, l’esperienza e l’impegno sono ovviamente fondamentali. Farlo rispettando tutti gli standard e i valori che da sempre guidano le scelte dei Savigni richiede uno sforzo in più. Per questo sono fieri delle loro certificazioni. E hanno ragione.

Prodotti

È ora di assaggiare.

Mettiamo le mani avanti: quello che state per leggere e vedere vi farà venire l’acquolina in bocca. Adesso vi presentiamo tutti i prodotti stagionati dei Savigni, preparati, impastati, insaccati e stagionati tutti nel loro laboratorio. Poi non dite che non vi avevamo avvertiti!

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Che fame!

Gli stagionati fanno sempre la loro figura, ma anche i prodotti cotti di Savigni non sono da meno. Basta guardare il prosciutto cotto per capire che parliamo di prosciutto vero, davvero cotto. D’altronde, i maiali non hanno mica le cosce squadrate, giusto?

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In padella o alla brace.

Che siate a Pavana nella loro bottega o in uno dei punti vendita che hanno i prodotti crudi Savigni, vi consigliamo di chiedere consiglio e di fidarvi di chi avete davanti. Il vero macellaio sa bene come valorizzare ogni taglio con la preparazione e la ricetta giusta. E con i Savigni potete andare sul sicuro.

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  • LE BOTTEGHE SAVIGNI

    Pavana (Sambuca Pistoiese) Via Nazionale 43